Statistiche web I benefici dei probiotici: perché e quanto - IUTA Italia

IUTA Italia

Associazione Italiana Ultramaratona e Trail

Rubriche

I benefici dei probiotici: perché e quanto

A differenza di ceppi di batteri cattivi come la Salmonella, la Listeria e l’Escherichia coli, che possono farvi ammalare o peggio se entrano nell’apparato digerente in numero sufficiente, c’è un elenco di batteri buoni che dovrebbero risiedere nel vostro corpo, se volete mantenere una salute ottimale. Il consumo di un’ampia varietà di frutta e verdura biologica fresca o leggermente cotta può fare miracoli per sostenere una popolazione sana e diversificata di batteri benefici, ed è da qui che dovrebbe partire la vostra dieta. Purtroppo, però, l’ambiente in cui si vive, il modo in cui si reagisce allo stress, lo stile di vita e la dieta, il consumo di alimenti elaborati e una vasta gamma di sostanze chimiche (compresi i dolcificanti ad alta intensità, sia “naturali” che artificiali) possono distruggere questi batteri benefici dell’intestino. I ceppi di lattobacilli e bifidobatteri dei probiotici sono i più comuni e si trovano in quasi tutti gli integratori. Attualmente si consiglia di alternare prodotti che contengono diversi ceppi di probiotici, perché una volta che il sistema è stato rifornito di un numero sufficiente di batteri buoni e che si consuma una dieta sana e varia, i buoni si moltiplicheranno da soli. Pertanto, come in una società sana, si vuole aumentare la diversità e il numero totale di batteri buoni, anziché limitarsi a sostenere un’unica sottopopolazione omogenea. Inoltre, scegliete solo probiotici di aziende che vi garantiscano il numero totale di “unità formanti colonie” (CFU) attive per ciascuno dei ceppi probiotici indicati sul prodotto, fino alla data di scadenza. In caso contrario, è molto probabile che il contenuto originario dell’integratore sia diminuito drasticamente dopo la produzione. Come: consumare i probiotici con pasti o spuntini ricchi di polifenoli vegetali (verdura e frutta) e altre sostanze fitochimiche, omega-3 e altri grassi “buoni”.

01.11.2022                                                                 www.runcard.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *