Webinar “Yoga for runner”

L’Area Convegni & Webinar IUTA ha in programma sabato 17 maggio 2025 alle ore 15 un webinar dal titolo “Yoga for runner” con relatore il tecnico Stefano Severoni.
Chiunque desideri partecipare, può collegarsi su Google Meet su questo link: https://Meet – fyq-xesx-env. Altrimenti aprire Meet e inserire questo codice: fyq-xesx-env
Dopo 60′ invece collegarsi su questo link: https://Meet – fod-zemo-hez. Altrimenti aprire Meet e inserire questo codice: fod-zemo-hez
Dopo 120′ eventualmente collegarsi su questo link: https://Meet – qdt-ochg-vaj. Altrimenti aprire Meet e inserire questo codice: qdt-ochg-vaj
YOGA FOR RUNNER

Per il corridore, lo yoga è un mezzo vitale per riportare equilibrio fisico, allungando e rilassando, ma in primo luogo ripristinando stabilità mentale, mediante l’ascolto del proprio stato psicofisico in quel determinato momento, in modo da essere in grado di prendere decisioni adeguate per il futuro, per scongiurare infortuni e stati di burnout, assai frequenti per esempio nella specialità del trail, ove l’atleta è immerso nella natura, corre il pericolo di perdere le coordinate spazio-temporali e non percepire il dispendio energetico. Il trail possiede l’effetto primordiale di comunione con la natura e al contempo con la parte più autentica di noi stessi, che amplifica l’effetto meditativo dell’azione ripetitiva del piede che s’appoggia sul terreno, proprio come avviene nello yoga. Quando si assume una posizione o si pratica una respirazione, la mente è assorbita dalle percezioni, dai comandi e dalle risposte, che partono da e verso di essa; in quell’istante ci si trova in uno stato di quiete, di consapevolezza e di concentrazione. L’insegnante B.K.S. Iyengar sentenzia: «Yoga è meditazione nell’azione». Il trail running è invece meditazione in azione. I ricercatori dell’Università della California di recente hanno testato lo yoga attraverso la misurazione degli effetti secondo i parametri del fitness ovvero forza muscolare, flessibilità, funzione polmonare e resistenza. Sono stati dieci gli studenti universitari che si sono sottoposti ai test, prima e dopo otto settimane di pratica yoga, con quattro sessioni di due ore ciascuna ogni settimana. Alla conclusione del ciclo, la forza muscolare degli studenti testati è risultata accresciuta del 31%, la flessibilità del 188%, il VO2max del 7% e la resistenza muscolare del 57%. Altri studi più ridotti, effettuati anche in India, hanno rivelato che lo yoga è in grado di migliorare la resistenza e la soglia anaerobica (SAN). In definitiva la pratica dello yoga ha l’indubbio vantaggio che ciascuna variabile di suddetti studi è sia fisica sia mentale, con una sinergia di potenziamento e bilanciamento mediato dal respiro dalle narici, continuo e calmo. Secondo un’antica leggenda, i corridori Lung-gom-pa del Tibet antico erano capaci di correre per due giorni senza riposo e di coprire duecento miglia al giorno. Per raggiungere tale livello di resistenza, essi si sottoponevano a un’intensiva formazione spirituale. Allora il Lung-gom-pa è colui che ha appreso l’arte di sfruttare la sua energia spirituale, mediante la meditazione focalizzata e la respirazione cosciente. Con la pratica yoga si potranno rafforzare i muscoli attorno alle articolazioni, in modo da rendere meno vulnerabili tali aree.
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