Felice esordio in Nazionale per Sabrina Chiappa

Sabato 18 e domenica 19 ottobre 2025 sono andati in scena ad Albi, in Francia, i Campionati Mondiali IAU 2025 di 24h. Si sono registrate prestazioni di alto livello soprattutto a livello femminile. Sarah Webster (GBR) ha vinto con il nuovo record mondiale IAU, percorrendo 278,622 km. Al 2° posto l’australiana Holly Ranson con 274,172 km e al 3° la giapponese Miho Nakata con 271,987 km. Le prime 3 donne (nella foto in basso durante la premiazione) hanno migliorato il precedente record mondiale IAU.
Hanno partecipato al Mondiale 29 squadre femminili e 41 squadre maschili con un totale di 161 donne e 205 uomini finisher.

L’unica azzurra in gara, la 42enne Sabrina Chiappa, di origine lombarda, ma residente in Liguria, ove gestisce un negozio di articoli sportivi, si è classificata 30^ con 223,333 km, vicina al suo PB di 224,544 km (Mestre, 2025).

Ecco le impressioni di Sabrina nel dopo gara.
Com’è andata la gara? É andata bene; è stata dura, ma è stato un onore e una grande emozione potervi partecipare e vestire la maglia azzurra. Sono contentissima!
Soddisfatto del tuo tempo e piazzamento in classifica? Speravo di percorrere qualche chilometro in più, ma le cose non sono iniziate nel migliore dei modi; le difficoltà sono cominciate ad arrivare già alla sesta ora, di conseguenza è stata una gara tutta in gestione. Poteva andare un pochino meglio, ma anche molto peggio; sono soddisfatta di essere riuscita a dare il massimo nella situazione in cui mi sono trovata, considerando che si è trattato per me di una seconda esperienza sulla 24h e di una prima esperienza a un Mondiale anche del risultato. Resta il desiderio di provare a migliorarmi ancora.
Difficile il percorso? Ho trovato il percorso scorrevole, ma non facilissimo a causa dell’asfalto un po’ sconnesso in alcuni punti (si tendeva a inciampare) e un paio di tratti scarsamente illuminati.
Le condizioni meteorologiche sono state favorevoli o meno? É stata una bella giornata di sole, ma caratterizzata da un notevole sbalzo termico tra il giorno e la notte. Personalmente sono stata bene.
Cosa hai assunto in gara? Dei panetti che mi ero preparata, gel, barrette e qualche cracker.

Nei prossimi anni parteciperai alla medesima manifestazione? Non saprei, in quanto non ho la possibilità di andare spesso all’estero e preferisco cambiare che ripetere più volte la stessa gara. Naturalmente, se dovesse essere ancora sede dei Campionati del Mondo e dovessi avere ancora l’opportunità, parteciperei molto volentieri.
Cosa dovrà essere migliorato nell’organizzazione? Quali le maggiori criticità? Unica cosa andrebbe data una sistematina all’asfalto e illuminati meglio un paio di punti.
Quale episodio in particolare ricordi? La parata delle Nazioni il giorno prima della gara e l’ultima mezz’ora di gara, in cui mi sono commossa tantissimo.
Cosa hai pensato in gara? Ho cercato di rimanere più concentrata possibile, di non pensare a nulla.
Che aria ha tirato in casa Italia? C’è stato un bel clima, tranquillo, sia tra di noi atleti che con i tecnici, che ci hanno dato supporto giorno e notte durante tutta la gara. A me ha fatto assistenza Monica Casiraghi, mi sono trovata molto bene, è stata super attenta e precisa in tutto!
Che impressione hai avuto del panorama mondiale di ultramaratona? È stato bellissimo correre tra i più forti ultramaratoneti di tutto il mondo. Alcuni Paesi sono molto avanti rispetto a noi ─lo sapevamo ─ ma è stato impressionante vederli con i propri occhi, uno spettacolo!
L’atleta che più ti ha colpito in positivo e negativo? Non c’è n’è uno in particolare.
Che impressioni hai avuto della Nazione ospitante? Molto positiva, sono stati tutti molto disponibili e gentili: organizzare un evento di questa portata, immagino non sia stato facile.
Prossimi obiettivi? Ho un paio di idee in testa. Mi prendo qualche giorno per pensarci su!

STEFANO SEVERONI
