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Daniela Lazzaro è 4^ a Verona nella 24 ore

Sabato 20 e domenica 21 settembre 2025 a Verona presso il Centro Sportivo Adolfo Consolini in via Dominutti si è svolta la manifestazione No Stadia denominata 31^ Lupatotissima, organizzata da GSD Mombocar, comprendente la gara di 24 ore, la 12 ore e la 6 ore, oltre alle Staffette 24x1ora, 12x1ora e 6x1ora. Nella 24 ore femminile ha dominato la simpatica e sempre sorridente Elsie Bergamasco Carniel (Maratonina Udinese), che è riuscita a coprire ben 194,303km, 2^ la croata Martina Micic Lustica (AK Sljeme Zagreb) con 159,572 km e al 3° Natascia Compagnucci (Pol. ACLI Macerata) con 156,596 km, al 4° la veneta Daniela Lazzaro con 148,751 km su 16 atlete hanno partecipato alla prova.

Ecco le impressioni nel dopo gara di Daniela Lazzaro:

Com’è andata la gara?  Ero iscritta inizialmente alla 12 ore, poiché le gare di 24 ore richiedono notevole forza di resistenza, soprattutto cerebrale. Il 10 settembre poi ho optato per la 24 ore, con un po’ di incoscienza. Sono venuti a mancare altri progetti che mi facevano ritenere una 12 ore la preparazione adeguata.

Soddisfatta del tuo tempo e piazzamento in classifica? La Lupatotissima mi porta fortuna: record italiano di 12 ore SF70 con 87,189 km nel 2023, titolo italiano FIDAL master nel 2024 con 150,241 km e 4^ posizione assoluta. Sinceramente quest’anno speravo di avvicinare o meglio abbattere il mio record, primato italianodi 153,960 km, realizzato a San Giuliano (VE), sempre nel 2024. D’altronde mi sono convertita alle ultra di 24 e 12 ore solamente dal 2023.

Le condizioni meteorologiche sono state favorevoli o meno? Nonostante il caldo veramente eccezionale di giorno e l’umidità notturna, ho percorso 148,751km: 4^ posizione assoluta. Debbo aggiungere che in alcuni momenti ho avvertito alcuni giramenti di testa.

Cosa dovrà essere migliorato nell’organizzazione? Quali le maggiori criticità? L’organizzazione è sempre puntuale e precisa, il circuito è ben illuminato; si è dimostrata squisita la gentilezza dei volontari e dei cronometristi, professionali e pronti i massaggiatori. Mi sono dovuta avvalere delle loro prestazioni per ben tre volte: alcuni fastidi alle gambe. Ho cambiato tre volte le scarpe indossate.

Cosa hai assunto in gara? Mi sono idratata molto, principalmente con acqua, ho assunto biscotti, fette biscottate, un po’ di pasta, frutta secca e molta frutta fresca per reidratarmi. Avevo portato da casa un uovo sodo, del riso, patate lesse e parmigiano. Se devo pensare a cos’altro avrei inserito nei ristori, sono appunto prodotti come patate lesse, spicchi di uova, riso: mi aiutano a controllare la possibile acidità di stomaco, oltre a darmi energia.

Difficile il percorso? Le gare a circuito hanno il pregio che ritrovi e saluti chi sta “girando” con te, percorri molti tratti chiacchierando piacevolmente, il sorgere dell’alba ti ridà fiducia e buonumore, anche con un sole così “infuocato”. Ma ormai il più è fatto.

Nel prossimo anno parteciperai alla medesima manifestazione? La rifarei? Di sicuro la 12 ore.

Prossimi obiettivi agonistici? Ora mi attende la mia 22^ Venice Marathon, maratona di casa: devo pensare ad allenare un po’ la velocità e incrociamo le dita.

STEFANO SEVERONI

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