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Marcella Martini vince la 12 ore a Verona

Il 20-21 settembre 2025 a Verona è andata in scena la 31^ Lupatotissima. Come tradizione previste 3 prove individuali (6 ore, 12 ore e 24 ore) oltre alle Staffette. Nella 12 ore femminile ha vinto nettamente la toscana Marcella Martini (Filirun Team ASD) 99,559 km, al 2° Daniela Battisti (Atletica Aviano) 90, 406 km e al 3° Mariateresa Ferragina (UMF Venice Team ASD) 79,455 km su 15 partecipanti. Marcella è stata sempre al comando della gara, iniziata alle ore 22 di sabato. In 12 ore ella ha percorso 66 giri del circuito stradale di 1.528,48 m, comprendente un giro della pista di atletica dello Stadio Adolfo Consolini oltre a 303 m. Marcella, 44 anni, di Anghiari (AR) ha corso la sua 28^ ultramaratona in 5 anni di attività (2021-25). Inoltre ella continua a correre le gare di maratona in Italia. Quest’anno il 22 febbraio a Porto Recanati ha realizzato il PB sui 100 km con il crono di 10h47’49”, ma si cimenta con soddisfazione anche negli impegnativi ultratrail italiani. Il 25 maggio ha anche corso la storica 50^ 100 km del Passatore in 11h36’50”, alla sua terza esperienza su questa distanza ultra, migliorando notevolmente il crono di 13h31’10” del 2024. Marcella con estrema passione si allena quotidianamente prima dell’alba e poi si reca al lavoro. Il suo allenamento è vario, preferendo i percorsi ondulati e muscolari. La Martini è anche promoter IUTA per la regione Toscana.

Ecco le sue impressioni nel dopo gara.

Com’è andata la gara? Era la mia prima 12 ore e la seconda gara che correvo su circuito, quindi non avevo grandi parametri per capire come gestirla; però alla fine posso dire che è andata bene e che ho saputo affrontare i momenti più difficili come la mancanza di sonno.

Soddisfatta del tuo tempo e piazzamento in classifica? Come dicevo, non avevo grandi aspettative se non quella di portare a termine la gara; quindi sono più che soddisfatta del mio 1° posto assoluto con quasi 100 km percorsi.

Difficile il percorso? Difficile forse abituarsi alla monotonia del circuito; di solito faccio partecipo ad altri tipi di gare.

Le condizioni meteorologiche sono state favorevoli o meno? Per quello che mi riguarda favorevoli, in quanto correre di notte per me è l’ideale, anche per le temperature un po’ più basse.

Cosa hai assunto in gara? Ho assunto un paio di gel e una barretta, noci, mele, banane e tanta acqua.

Nei prossimi anni parteciperai alla medesima manifestazione? Sì, sono un ottimo allenamento per la gestione della testa.

Cosa dovrà essere migliorato nell’organizzazione? Quali le maggiori criticità? Magari un po’ più di musica la notte, altrimenti tutto perfetto.

Quale episodio in particolare ricordi? L’alba, è sempre un momento emozionante vissuto in gara!

Cosa hai pensato in gara? Pensavo a correre il più possibile senza cadere nel conforto della camminata, volevo arrivare almeno a 100 km.

L’atleta che più ti ha colpito in positivo e negativo? Mi hanno colpito atleti ultra ottantenni, che si sono fatti una gara simile, tanto di cappello a loro.

Prossimi obiettivi? Tra maratone, ultramaratone, trail e ultratrail ne ho tanti, ma intanto andiamo avanti verso la maratona di Firenze, poi prossimo anno i 100 km del Conero e il mitico Passatore.

STEFANO SEVERONI

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